Da pochi giorni Genova ha accolto una nuova iniziativa di mobilità sostenibile con l’arrivo delle navette elettriche dedicate ai collegamenti tra i quartieri collinari e il centro storico. Il progetto, promosso dal Comune con il supporto della Regione Liguria e finanziamenti europei, punta a rendere più efficienti e green i collegamenti quotidiani per migliaia di residenti delle zone più difficilmente raggiungibili della città, tradizionalmente servite da reti di autobus meno frequenti.
La nuova flotta è composta da dieci navette di ultima generazione alimentate da batterie al litio ad alta efficienza, con autonomia fino a 200 chilometri. Questi mezzi, operativi sette giorni su sette e in orari prolungati rispetto al servizio tradizionale, sono stati progettati per affrontare le ripide salite e le strade strette tipiche della geografia genovese. Ogni navetta è climatizzata, accessibile ai disabili e dotata di Wi-Fi gratuito, offrendo comfort e inclusività ai passeggeri.
Secondo i dati forniti dall’AMT, l’azienda municipale dei trasporti, il servizio è già stato accolto positivamente: nei primi giorni di operatività si è registrato un aumento del 35% nel numero di passeggeri rispetto alle corse ordinarie nelle stesse fasce orarie dell’anno precedente. Molti utenti hanno apprezzato la puntualità e la minore rumorosità dei nuovi veicoli, sottolineando come l’esperienza di viaggio risulti più piacevole e meno stressante rispetto al passato.
La riduzione delle emissioni inquinanti rappresenta uno dei principali obiettivi dell’intervento. Secondo le stime ufficiali diffuse dall’assessore alla Mobilità Matteo Campora, le nuove navette consentiranno di evitare l’immissione nell’atmosfera di circa 300 tonnellate di CO2 ogni anno. Questo risultato si inserisce nel quadro delle strategie urbane per la transizione ecologica e per il raggiungimento degli obiettivi posti dal Green Deal europeo.
L’introduzione delle navette elettriche risponde anche alle richieste dei comitati di quartiere, che da anni chiedevano soluzioni più sostenibili e frequenti per collegare le periferie collinari con il cuore pulsante della città. “Siamo molto soddisfatti: ora possiamo raggiungere il centro anche nelle ore serali senza dover usare l’auto privata”, ha affermato Maria Rossi, rappresentante dei residenti di Castelletto, evidenziando come il nuovo servizio migliori la qualità della vita.
Ad arricchire il progetto, una rete di punti di ricarica rapida installati lungo le direttrici principali del servizio, che permette alle navette di rifornirsi in tempi brevi e di garantire così la continuità del servizio anche nelle ore di punta. Un ulteriore elemento innovativo è la piattaforma digitale, accessibile via app o online, che consente agli utenti di consultare gli orari in tempo reale e pianificare i propri spostamenti.
Sul fronte della sostenibilità economica, il Comune ha investito circa tre milioni di euro nell’acquisto e nella gestione delle navette, ottenendo importanti cofinanziamenti dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. “Consideriamo le nuove navette un investimento per il futuro della città, capace di generare benefici ambientali, sociali ed economici”, ha dichiarato il sindaco Marco Bucci, sottolineando l’impegno dell’amministrazione nella promozione della mobilità sostenibile.
Gli esperti di trasporto pubblico sottolineano che il successo delle navette potrebbe diventare un modello replicabile anche in altre città italiane con analoghe caratteristiche territoriali. Il professor Alberto Bignone, docente di urbanistica presso l’Università di Genova, ha commentato: “Genova fa da apripista. Seguire soluzioni integrate tra tecnologia, servizi e partecipazione cittadina è la chiave per l’evoluzione delle smart cities in Italia”.
Guardando al futuro, l’amministrazione comunale prevede di potenziare ulteriormente la rete, includendo nuovi quartieri e sperimentando navette alimentate a idrogeno nei prossimi anni. Nel frattempo, l’arrivo delle navette elettriche rappresenta un importante passo avanti verso una città più sostenibile, inclusiva e vivibile, dove la qualità dell’aria e il benessere dei cittadini diventano priorità condivise da amministratori e comunità locale.

